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C'era una volta Villa Malenchini
Circondata da un parco che si estende verso sud in direzione di Felino, con un viale centrale lungo 1,5 km fiancheggiato da siepi, Villa Malenchini è una villa cinquecentesca della frazione di Carignano, Parma.
La villa venne costruita dai marchesi Lampugnani, nobili milanesi feudatari di Carignano e Felino a partire dal 1650. Alla fine del Seicento venne acquistata da Giuseppe Cervi, che la abbellì e ne ampliò il parco aggiungendovi altri terreni circostanti. Alla sua morte, la Villa passò in eredità alle sorelle Francesca e Rosa. Quest'ultima sposò il nobile Giuseppe Maria Corradi, dando inizio alla casata dei Corradi-Cervi. Nel 1808 la tenuta passò in proprietà alla famiglia Zileri: a Camillo (1764-1848) e al fratello Alessandro, che fu sindaco di Vigatto nel 1820-1823 e fu poi acquistata dal conte Camillo Zileri-Dal Verme (1805-1876), creato conte da Maria Luigia nel 1836. Alla sua morte la villa fu ereditata dal figlio Camillo (1830-1896).
Intorno al 1878 la villa fu acquistata dal marchese genovese Monticelli, per passare dopo quattro anni a un altro genovese, Lodovico Peirano. Il suo erede Enrico Amilcare vendette la villa al conte Edilio Raggio, che la donò come regalo di nozze alla figlia Fortuny, sposatasi nel 1895 col marchese livornese Luigi Malenchini.
La villa appartiene ancora oggi alla famiglia Malenchini e attualmente viene usata per feste di nozze o manifestazioni culturali, come l'evento eno-gastronomico "De Gustibus". È possibile visitarla anche accompagnati da una guida. Querce, carpini, frassini, ontani, castagni, tigli ma anche platani, cedri, sofore, abeti, paulonie fanno da contorno alla splendida architettura della Villa, i cui viali sono ornati da una cappella, da una sorgente in finta pietra, da un ninfeo barocco e da un laghetto che circonda un isolotto su cui è riprodotta la rocca Sanvitale di Fontanellato.